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Fkt - Rieducazione Sportiva, Ortopedica e Terapia Manuale s.n.c.
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LA RIEDUCAZIONE DELLA SPALLA NON OPERATA

Dopo aver trattato di una delle pricipali patologie della spalla, la capsulite retrattile (numero di luglio) poniamo l’attenzione su un altro problema, inerente sempre alla spalla, dal quale trarre beneficio con un’attenta rieducazione e riprogrammazione posturale, la TENDINOPATIA CALCIFICA.

Si tratta di una malattia del tendine la cui origine è sconosciuta. Si manifesta con un deposito di calcio in seno ad un tendine della cuffia dei rotatori. La sua comparsa è progressiva e la sua scomparsa è spesso spontanea in qualche mese o anni.

La sintomatologia consiste in un fondo doloroso cronico infiammatorio con accentuazione notturna segnata da fasi di remissione di lunghezza variabile e da crisi acute iperalgiche. La calcificazione può essere l’origine di un conflitto secondario che limita i movimenti. Le radiografie consentono di porre con grande facilità la diagnosi e localizzare con precisione la calcificazione. Questa patologia ha scarsa o nessuna conseguenza sul futuro della spalla. Bisogna pertanto distinguerla da una tendinopatia degenerativa della cuffia la cui prognosi a distanza non è altrettanto favorevole.

Il trattamento della tendinopatia calcifica riguarda soprattutto le fasi acute iperalgiche che vengono gestite con antinfiammatori per via orale o intramuscolare. La rieducazione non ha posto nella fase acuta, ma è importante nel corso di queste crisi per evitare la comparsa di una capsulite retrattile, frequente in questo contesto. Ci si avvale di tecniche di mobilizzazione dolce seguita da crioterapia e terapie fisiche antalgiche quali ultrasuoni e laser.

Igor Scodellaro Fisioterapista